La storia di Mitzi Amoroso e delle Mele Verdi
a cura
di ingek
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Introduzione
Il
coro delle Mele Verdi era una gruppo scenico vocale milanese costituito
quasi
esclusivamente da bambine e ragazze dirette dalla signora Maria Letizia
Amoroso (in arte Mitzi Amoroso); per 14 anni (1974-1987) queste giovane
artiste hanno realizzato numerose canzoni e sigle per la tv (La famiglia di Barbapapà, Woobinda, La banda dei ranocchi,
Mademoiselle Anne, ecc...), e
si sono
dedicate al teatro per l'infanzia inscenando esilaranti
spettacoli a
metà strada tra il musical, la fiaba e il gioco (Il pelo nell'uovo, Il
Cantagioco, Melomania,
Fichi e
Fantasia, Fantaltà,
ecc..); hanno preso parte a numerose apparizioni televisive
interpretando e ballando le loro canzoni. Col passare degli
anni, il gruppo delle Mele Verdi rinnovava i suoi elementi: le ragazze
che si sentivano "più vecchie" lasciavano il coro spontaneamente e
venivano sostituite da elementi più giovani.
La
fondatrice e direttrice del gruppo, Mitzi
Amoroso,
insegnava canto e recitazione ai suoi allievi, ideava gli spettacoli
musicali, i balletti e le coreografie, e si è distinta soprattutto per
aver scritto dei testi stupendi per le canzoni, sia per il suo coro che
per altri interpreti; alcuni di questi presentavano contenuti
poetici e riflessivi ("Il dolce sole d'oriente non
mi dà / di
ciò che voglio più niente / nell'acqua chiara non mi rifletto più
perché / sogno nuovi orizzonti per me", Mademoiselle Anne), altri più maturi ("Poi scende
l'oscurità / e la tua donna notte calda ti dà / vivi l'amore con lei /
guerriero amante accanto a lei", Flash
Gordon); in altri testi Mitzi ha saputo sbizzarrire la sua
fantasia creativa descrivendo paesaggi fiabeschi per i più piccoli:
"una libellula per aeroplano", "animali che leggono i giornali", "un
fantastico treno di aghi di pino", "occhio all'occhio del ranocchio"
sono alcuni degli espedienti
utilizzati per evocare atmosfere di mondi incantati dominati da gnomi,
da ranocchi parlanti, da scoiattoli che credono di essere gatti, e da
quant'altro può far sognare un bambino o può far desiderare ad un
adulto di ritornare ancora una volta piccolo.
Mitzi
Amoroso e la nascita delle Mele Verdi
Romana
di origine e milanese di adozione, fin da giovanissima Mitzi Amoroso
scrive e compone
canzoni emergendo nel panorama della musica italiana come una delle
migliori cantautrici dei primi anni '60. A soli 23 anni annovera già al
suo attivo le vittorie in tre Festival della musica leggera. Alcune
delle sue canzoni, come ad esempio Un
cuore da vendere, Quando
bacio
te, La
ballata dell'addio (una canzone in stile western, con
arrangiamenti di Ennio Morricone), vengono richieste da note case
discografiche per essere interpretate da cantanti quali Pierfilippi,
Joe Sentieri e Giorgio Consolini. Il suo debutto nelle vesti di
cantautrice avviene con la Fonit che realizza il suo primo disco
comprendente Scendi
alla mia fermata e il Il
mio vestito; il successo è
tale che i giornalisti dell’epoca la paragonano a grandi artisti del
calibro di Modugno: "Mitzi si è rivelata una cantautrice per
eccellenza. E'
infatti l'unico compositore in gonnella che scrive sia i versi che le
musiche delle proprie canzoni. (...) Una delle più grandi case
discografiche italiane l'ha scritturata per lanciarla quale 'numero uno
femminile' accanto al 'primo uomo' Domenico Modugno" (L'Avanti,
17/4/62).
Una
volta sposata e diventata mamma, Mitzi decide di
mettere da parte la carriera di cantautrice per dedicarsi pienamente
alla sua famiglia; trascorre la maternità come il periodo più bello
della sua vita, e nella gioia dei suoi tre figli impara ad amare sempre
di più i bambini e il
mondo
dell'infanzia orientando in questa direzione il suo itinerario
artistico. Questo nuovo interesse, legato al desiderio
insopprimibile di comporre canzoni, che ella stessa definisce
"un'espressione naturale", segna una svolta decisiva per la sua
carriera: nei primi anni '70 inizia a scrivere canzoni
per lo
Zecchino d'oro e l'Ambrogino d'oro, insegna canto nella scuola
elementare della figlia Maria Francesca e inevitabilmente finisce per
circondarsi di bambini. In particolar modo nel '74 vince
l'edizione dell'Ambrogino d'oro come autrice del
testo della canzone Il
supertimidissimo; qualche giorno dopo,
Mitzi raduna un gruppo di bambine per riproporre la canzone vincitrice
durante una festa paesana; nasce così, quasi per
caso, un nuovo coro che, data l'acerba età dei componenti, Mitzi
definisce "Le Mele Verdi".
Le Mele
Verdi negli anni '70
Mitzi
Amoroso costituisce il coro delle Mele Verdi nel 1974 a Milano
selezionando
le bambine, tramite un'audizione, nella scuola elementare dove
insegna canto; tra le prime reclute ci sono anche alcune amiche della
figlia Maria Francesca. Fanno parte della prima formazione Maria
Francesca Peroni, Sabrina
Guida, Delia
Pascucci, Liliana
Alberizzi, Cristina
Cozzi, Valeria
Magugliani, Elena Gatti,
Lia
Maiorca, Laura
Trambaiolo, Marta
Fusaro, Maddalena e
Chiara
Palladino. Le Mele Verdi raggiungono il primo successo nel
1975 realizzando
con Roberto Vecchioni l'LP Barbapapà,
pubblicato in due edizioni,
Philips e Fontana, contenente la sigla e la colonna sonora dell'omonimo
cartone animato. Nel 1976 realizzano un altro album di canzoni, insieme
a Giorgio La Neve, chiamato Accenti.
Nei primi tempi l'organico delle Mele Verdi cambia
velocemente; alcune ragazze sono di 'passaggio',
altre lasciano il coro dopo pochi mesi e vengono rimpiazzate da
nuovi elementi; ad esempio Elena Gatti
partecipa solo all'album dei Barbapapà, le sorelle Palladino
rimangono nel coro fino alla fine degli anni '70, mentre Maria
Francesca Peroni
fino ai primi anni '80. Inizialmente la sede di lavoro delle Mele Verdi
è la casa di
Mitzi, dove le ragazze si incontrano occasionalmente per preparare le
canzoni e gli
spettacoli; successivamente si trasferisce al centro Ariberto.
Per
rinnovare il gruppo, Mitzi prende l'abitudine di reclutare
nuovi elementi dal coro della chiesa Maria del Rosario; si reca a
messa e ascolta le voci che più le interessano; nel '78 la
formazione delle Mele Verdi è completamente ridimensionata;
alle precedenti Maria
Francesca Peroni, Maddalena
e Chiara
Palladino, si aggiungono le nuove Anna
Scardovelli, Annalisa
Imbemba, Stefania
Bruno, Simona
Luccini, Cristiana
e Roberta
Frenati, Sara e
Claudia
Cavaliere, Marzia
Simionato, Lorenza
Massara, Lara Bobbio,
Gloria
Cantieri, Annamaria
e Mariacristina Bottini; alcune di
queste ragazze si conoscono dapprima di iniziare l'avventura con
Mitzi, perché provengono dal coro della stessa
chiesa; Lara Bobbio fa suo ingresso nel gruppo perché
figlia del musicista Gianni Bobbio, uno dei collaboratori
di Mitzi. Sempre nel '78 si aggiunge come
unico maschietto del gruppo Paolino
(Paolo Peroni),
il terzo figlio di Mitzi. In
questi anni vengono realizzati nuovi
brani, finalizzati più
che altro agli spettacoli delle Mele Verdi: Il
Cantagioco è una raccolta di quattro canzoni (Filastrocca un, due, tre;
C'era un
vecchio re, I
capricci colorati, Il
lupo rimbambito), Dormi
e Il
pelo nell'uovo, insieme a Nino 'Tristano' Pirito
(Zio Tobia) e Andiamo
a ballare
insieme a Lino Toffolo. Il pezzo probabilmente più noto di questo
periodo
è Woobinda,
la sigla di un telefilm australiano, registrata
insieme ai Cavalieri del Re, e con la quale Paolino debutta
nel gruppo a soli 3 anni come voce solista.
Fin
dai primi anni, le Mele Verdi si fanno conoscere anche sul
versante teatrale
realizzando alcune commedie musicali rivolte ai bambini; i
loro spettacoli solitamente traggono i nomi da alcune delle
loro
canzoni e vengono replicati più volte nei teatri e nelle scuole
principalmente a Milano, e a volte in altre città. I primi cicli di
spettacoli si chiamano Il
pelo nell'uovo e Il
Cantagioco,
e sono realizzati con la partecipazione dell'attore Marino
Campanaro. Gli spettacoli si presentano come una sequenza di
sketch ispirati a
scene di vita quotidiana, all'ecologia, all'educazione stradale,
ecc..., tutto condito con canzoni, balletti e giochi; uno dei
giochi
più ricorrenti consiste nell'invitare i bambini del pubblico a salire
sul palco per cantare i quattro brani contenuti nel cofanetto Il Cantagioco (da
cui prende il nome lo spettacolo), usando le basi musicali; con questa
idea, Mitzi anticipa di fatto il karaoke.
"... E
Le Mele Verdi, ossia le dodici ballerinette-cantanti, si travestono,
danzano, piroettano con ritmo perfetto, commentano i fatti con i loro
cori (...). Lo spettacolo si rivolge ai ragazzi delle medie e delle
ultime due classi delle elementari, e inoltre agli adulti di tutte le
età, perché vivo e ricco di spirito ..."
(L'Avvenire, 13/3/82).
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Al
divertimento, Mitzi affianca sempre scopi umanitari: una parte dei
proventi dovuti agli spettacoli vengono evoluti in beneficenza;
l'idea di fondo è fare del bene e contemporaneamente divertirsi ed
imparare a divertirsi.
Le Mele
Verdi negli anni '80
La
produzione musicale delle Mele Verdi migliora
notevolmente quando
nel 1980 Mitzi inizia a collaborare con Corrado Castellari
(autore
musicale e arrangiatore, spesso
si firma con lo pseudonimo "Baracuda") e Silvano D'Auria
(arrangiatore e responsabile artistico dell'RCA di Milano); dal quel
momento in poi, quasi tutti i brani delle Mele Verdi vengono realizzati
per l'etichetta RCA, e molti di questi vanno in tv come sigle dei
cartoni animati o telefilm. Si viene a crare un trio affiatatissimo che
porta alla realizzazione dei brani più famosi; Mitzi scrive i testi
(solitamente tre volte più lunghi di quelli definitivi), Castellari
compone le
musiche ispirandosi ai testi e insieme a D'Auria si
occupa degli arrangiamenti e della realizzazione
in sala di incisione. Le mele che danno voce alle canzoni vengono
selezionate di volta in volta da Mitzi; alcune ragazze svolgono dei
ruoli costanti: ad esempio i
cori più acuti vengono realizzati quasi sempre da Maria
Francesca Peroni, Stefania
Bruno, Annalisa
Imbemba e Maddalena
Palladino, doppiando più volte le loro tracce. Nel 1980
nasce uno dei pezzi più
belli delle Mele Verdi, La
banda dei ranocchi, con la bellissima voce
solista di Stefania
Bruno; dello stesso anno c'è anche la sigla Ippo
Tommaso cantata da Paolino,
Roberta
Frenati e Corrado Castellari. Nel 1981 è la volta
di Belfy
e Lillibit con
voci di Paolino e Corrado Castellari, e Gli
gnomi delle montagne
cantata da Sara
Cavaliere; nello stesso anno viene messo in scena Melomania, un nuovo
ciclo di spettacoli realizzato con l'attore Raffele Farina. Melomania eredita
e migliora le idee degli spettacoli
precendenti, scompare la parte del Cantagioco,
e diventa un'attività più impegnativa per le mele che si
ritrovano
in teatro a recitare con frequenza costante una o due volte alla
settimana per diversi mesi.
Tra
l'81 e l'82 il coro delle Mele Verdi vede un altro rinnovamento:
terminato il ciclo di spettacoli di Melomania,
molte ragazze delle precedenti formazioni lasciano il
gruppo. Per
ricostituire il coro, Mitzi mette un annuncio sul giornale, e con
l'occasione punta ad un livello più elevato di professionalità
selezionando gli elementi migliori tramite dei provini (prove di canto,
di
recitazione e di ballo); tra le varie bambine che rispondono
all'annuncio vengono prese ad esempio Cristina
Paiocchi e Stefania
Mantelli. Cristina a sua volta segnala a Mitzi due amiche
che
dimostrano molta attitudine al canto, Alessandra
Maldifassi e
Valentina
Casartelli. In questi anni fa il suo ingresso nel
coro anche
Melody
Castellari, figlia del musicista Corrado Castellari; su
segnalazione di Corrado Castellari entra nel
coro Valentina
Casale, una compagna di classe di Melody, e poco dopo
anche Flavio
Verri,
il cugino di Valentina. Flavio Verri diventa il secondo maschietto
della compagnia, facendo coppia con Paolino negli spettacoli
e nelle coreografie dei balletti per quasi un anno. Il 1982
vede altri rinnovamenti: Mitzi trasferisce la
sede delle Mele Verdi al centro
Ariberto dove istituisce dei corsi di canto e recitazione con frequenza
bisettimanale; a marzo inizia un nuovo ciclo di spettacoli, Fichi e Fantasia,
(il nome è un citazione della sigla Belfy e Lillibit)
che vengono realizzati soprattutto al teatro Gnomo di Milano.
Gli
attori principali che dominano le scene sono le due mele più cresciute,
Stefania
Bruno e Anna
Scardovelli, i cui nomi campeggiano nel manifesto
di Fichi e Fantasia;
oltre a queste, si distinguono in altri ruoli protagonisti anche Paolino,
Flavio
Verri e Monica
Pilolli.
Verso la fine dell'82 lasciano
il gruppo Valentina Casale, Melody Castellari, e Flavio Verri; entrano
invece Andrea
e Paola
Bianchin; la formazione risultante è costituita da Stefania
Bruno, Stefania
Mantelli, Cristina
Paiocchi, Mariacristina Bottini, Alessandra
Maldifassi, Barbara Vai,
Rony
Lucido, Monica
Pilolli, Valentina
Casartelli, Cristiana
Cucchi, Elena
Ostinato,
Paolino,
Andrea
e Paola
Bianchin, e Michela
[]. Tra l'83 e l'84 si
aggiungono anche Silvia
Congiu (segnalata da Rony Lucido), Rosella
Cocca e Corinna
[].
Sul versante discografico nel
1982 vengono realizzate le seguenti sigle per la tv: Lo
scoiattolo banner (voci:
Stefania Mantelli, Paolino e Castellari), Ikkyusan
il piccolo bonzo
(voce solista: Rony Lucido) La
canzone di Rin Tin Tin (voce:
Paolino), Angie
Girl (voce solista: Stefania Bruno) che però non
segue i passaggi televisivi. Nello stesso anno le Mele
Verdi partecipano all'Ambrogino
d'oro vincendo l'edizione con la canzone Spazio
12 (voci principali: Stefania Mantelli e
Paolino). Nel 1983 è la volta di Sandybell
(voce solista: Stefania Bruno) e di Pat,
la ragazza del baseball (voce solista:
Alessandra Maldifassi); l'anno successivo esce Mademoiselle
Anne (voce solista: Stefania
Mantelli) e due canzoni che vanno all'Ambrogino d'oro: Che
sballo! (voce: Stefania Mantelli) e Africa
Bambina (voce solista: Stefania Mantelli). Nel
1985 le Mele Verdi incidono L'amore
è un topolino
(voce solista: Stefania Mantelli) che è la versione cantata della
sigla del Festival di Sanremo.
Dal
1982
in poi Mitzi punta principalmente su Stefania
Mantelli che diviene la
principale voce solista del gruppo; oltre alle canzoni e alle sigle già
citate (Spazio12,
Mademoiselle
Anne, Che
sballo, Africa
Bambina, L'amore
è un topolino), Stefania incide, come solista, altri brani
per gli spettacoli, tra i quali La
storia di mezzo prosciutto, che è la
sua prima canzone, La
Mela Verde e Stadio
giovane
(un brano dedicato ai mondiali di calcio dell'86). Altre due
voci
ricorrenti nella discografia degli anni '80 sono
quelle
maschili: la voce da bambino che si sente un po' in
tutte le canzoni è di Paolino
(Woobinda, Lo scoiattolo Banner,
Belfy e
Lillibit, ecc...), mentre quella adulta è di Castellari (è
lui che fa
il verso della rana nella
Banda dei ranocchi, così come è suo
l'intervento parlato con Paolino alla fine di Belfy e Lillibit).
Un'altra persona che contribuisce alla produzione musicale delle Mele
Verdi è Liana Piras, la moglie di Castellari, una corista
professionista che affianca le ragazze durante alcune registrazioni;
collabora anche sul versante teatrale realizzando le
scenografie
dello spettacolo Fichi
e Fantasia.
Le
apparizioni in televisione
La frizzante simpatia delle Mele Verdi
le trascina in televisione per esibirsi con canti e balletti
coreografici; nel corso di 14 anni di attività, vengono ospitate
moltissime volte ed è praticamente
impossibile riuscire a ricreare tutto l’elenco. Di seguito vengono
riportate solo alcune delle loro apparizioni:
- La banda dei ranocchi:
RAI (Il trenino)
- La mela verde:
JuniorTV (Junior Star)
19/20/21/22 giugno 1986
- Spazio 12:
Rete 4 (Topolino show) dicembre 1982,
Telereporter (Yo-Yo) dicembre 1982
- Pat, la ragazza del baseball:
RAI (Cartoni Magici) febbraio 1984
- Sandybell:
Canale 5 (Superflash)
29 dicembre 1983, RAI (Cartoni
Magici) febbraio 1984, JuniorTV (Junior Star) 19/20/21/22 giugno 1986
- Mademoiselle Anne:
Telereporter (Yo-Yo)
dicembre 1984
- Che sballo!:
RAI (Ambrogino d'oro 84)
dicembre 1984, Telereporter (Yo-Yo)
26 dicembre 1984
- Africa bambina:
RAI (Ambrogino d'oro '84)
dicembre 1984, Canale 5 (Superflash)
dicembre 1984, Telereporter (Yo-Yo)
25 dicembre 1984, Antenna3 (Ambarabà)
dicembre 1984
- Stadio giovane:
JuniorTV (Junior Star)
1986
Esistono
sicuramente molte altre apparizioni delle quali però non si hanno
informazioni precise; sulla fine degli anni '70 le Mele Verdi
fanno il giro dei canali con Woobinda; nel 1982
partecipano alla coreografia della video sigla di Tagallo (Il circo di sbirulino)
insieme a Sandra Mondaini; nello stesso anno vanno alla RAI 1, ad una
trasmissione di Lino Toffolo, e a Telereporter, alla trasmissione
Spaccaquindici condotta da Edoardo Vianello. Nel 1986 sono ospiti del
programma Junior Star, su Junior TV, almeno sei volte.
Lo scioglimento del gruppo e il
seguito
Verso
la metà degli anni '80 la produzione delle Mele Verdi inizia a calare,
principalmente come conseguenza della crisi discografia; l'esperienza dei bambini
attori diventa via via sempre più
inflazionata
e contemporaneamente le case discografiche, come la RCA, decidono di
non investire più sul versante delle sigle; tutti i gruppi che si erano
susseguiti in quegli anni incominciano a sciogliersi e la stessa sorte
tocca alle Mele Verdi. Mitzi si sente abbandonata e delusa dai
suoi produttori musicali, e provata anche psicologiamente per la morte
improvvisa della madre, nel 1987, decide di sciogliere il gruppo.
Nei primi anni '90 Mitzi Amoroso cerca di fare buon viso a cattiva
sorte: si
riorganizza e apre una etichetta di doppiaggio e di produzione
musicale, la RailingSoung;
crea e dirige corsi di recitazione, di doppiaggio e di canto per
l'infanzia: riprende a scrivere commedie musicali per bambini, che in
collaborazione con l'Accademia di Brera vengono proposte nei teatri
milanesi; realizza anche molti jingle per gli spot televisivi (Nesquik,
Danone, Ferrero, Parmalat, Philadelfia, Algida, Mulino bianco,
Cucciolone, ecc...); tra i nuovi allievi da ricordare Emanuela
Maldifassi, la sorella di Alessanda.
Durante la terza edizione del concerto "La Notte delle Sigle"
(Milano,
2003) vengono proiettati due video d'epoca delle Mele Verdi: La
banda dei ranocchi e Mademoiselle
Anne;
in quella occasione tra gli ospiti si presenta Mitzi con un
gruppetto di allievi, simpaticamente chiamati "Le
Nuove Mele Verdi", che interpretano due nuove
versioni delle
precedenti canzoni. Oltre a loro, tra mille applausi del
pubblico,
si presentano alcune ex-mele tra cui Stefania
Mantelli, Paolo
Peroni, Andrea
e Paola
Bianchin, e Corinna.
Nel
2007 i ragazzi del forum di sigletv.net, per rendere omaggio alle Mele
Verdi, progettano e realizzano un CD sotto la guida di Mauro Agnoli e
in collaborazione con Corrado Castellari. Il cd si chiama Al tempo delle Mele Verdi
e raccoglie molti dei provini scritti per le Mele Verdi negli
anni
'80; con l'occasione Castellari realizza tre
nuovi brani, interpretati da Melody
Castellari e Stefania
Mantelli: Al tempo delle Mele Verdi
(da cui prende il nome il cd), La canzone delle Mele Verdi,
e Robottino.
Questo cd viene presentato durante una festa dedicata alle Mele Verdi (Il pranzo delle Mele Verdi, aprile
2007), alla quale partecipano Stefania
Mantelli, Silvia
Congiu, Melody
Castellari, la famiglia Maldifassi, Corrado Castellari,
Liana Piras, Massimo Spinosa e Silvio Pozzoli. Ad aprile del 2009 viene organizzata un'altra festa, Il giorno dele Mele Verdi,
con un mini-concerto improvvisato che prevede un numero più nutrito di
ospiti: Stefania
Bruno, Annalisa
Imbemba, Cristina
Paiocchi, Barbara Vai,
Melody
Castellari, Rossella
Cocca, Claudia
Cavaliere,
Mitzi Amoroso, Corrado Castellari, Liana Piras, Silvio Pozzoli e
Massimo Spinosa; durante la festa viene presentato anche questo sito.
Il
9 ottobre 2009 Mitzi Amoroso è ospite del programma "I migliori anni"
di Carlo Conti su RAI1; con lei si presenta la formazione quasi
completa dei Barbapapà (1975) per cantare dal vivo questa sigla; il
coro è costituito da Maria
Francesca Peroni, Valeria
Magugliani, Marta
Fusaro, Elena
Perucchetti, Cristina
Cozzi, Elena Gatti,
Laura
Trambaiolo e Lia Maiorca.
Il 20 novembre del 2010 Mitzi Amoroso vince ex-aequo la 53/a edizione
dello Zecchino d'Oro come autrice (testo e musica) della canzone Un topolino, un gatto e... un grande papà, interpretata da Irene Cittarella (4 anni). Pochi giorni dopo, l'8 dicembre 2010, Mitzi e i suoi giovanissimi
allievi sono ospiti all'Ambrogino d'Oro (Palasharp di Milano) per interpretare fuori
concorso due storiche sigle, Barbapapà e Woobinda,
e la recente canzone vincitrice dello Zecchino d'Oro; in quella
occasione Susanna Messaggio, la conduttrice dell'evento, consegna a
Mitzi una targa per la carriera e la simpatia. Le Nuove Mele Verdi
sono: Eva, Rebecca, Giulia, Ottavia, Arianna, Maria, Carla, Alice,
Alice (grande), e Clelia. L'Ambrogino d'Oro viene trasmesso sugli
schermi dei circuito televisivo 7 Gold (il 10 dicembre e in replica il
giorno di Natale); purtroppo, per contenere la trasmissione nei tempi
previsti, la partecipazione di Mitzi e delle Mele Verdi viene mandata
in onda solo in parte.
Il 12 febbraio 2011 Mitzi e tre ex-Mele Verdi, Stefania Bruno, Claudia Cavaliere e Annamaria Bottini, tornano in televisione per cantare La famiglia di Barbapapà, alla trasmissione "Attenti a quei due", RAI1, condotta da Fabrizio Frizzi e Max Giusti.
Le
Mele Verdi oggi...
A
distanza di molti anni, le mele verdi rintracciate ricordano la loro
esperienza nel gruppo come qualcosa fatta per gioco; nessuna di loro
aveva serie aspirazioni artistiche. Hanno vissuto quel periodo magico
come se fosse un normale passatempo, e solo ora, grazie
ai loro
fans, si stanno rendendo conto di quanto hanno fatto. Attualmente le
Mele Verdi sono quasi tutte sposate con figli, ognuna con una 'normale'
professione: chi è architetto, chi avvocato, psicoterapeuta, ecc...
L'unica mela che ha continuato la carriera artistica, almeno tra quelle
rintracciate, è Melody Castellari che produce e interpreta canzoni
dance per varie etichette discografiche e realizza pezzi rock
con il
suo gruppo musicale Melody
Squad. Da
ricordare poi, che Alessandra Maldifassi, dopo l'esperienza con le Mele
Verdi, ha continuato a cantare per la Fabbri Editore, incidendo canzoni
che venivano pubblicate su delle videocassette allegate a dei fascicoli
da edicola, Canta con
Luna.
E’
stata tutta una bella esperienza; e solo oggi grazie anche a voi mi
rendo conto di quanto abbiamo fatto e come dice una strofa di Sandybell
“c’è una strada nella vita scritta nelle stelle, prendi al volo cose
belle Sandy oh Sandybell” io ho preso al volo allora inconsapevolmente
una bella occasione della vita… che avevo già un po’
dimenticato…. e oggi anche con un po’ di malinconia rivivo la mia
avventura nelle Mele Verdi.
Stefania
Bruno
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